In passato l'Alaskan Malamute veniva usato come cane da traino per le slitte da neve e ancora oggi si usa per questo. Sicuramente venne temprato dal clima rigido che è presente nell'ambiente in cui vive. Probabilmente il nome della razza deriva dal nome di una popolazione eschimese: i Malhemute. Gli Alaskan sono dei cani che godono di un fascino eccezionale per l'aspetto che somiglia totalmente al lupo. Sono molto resistenti. Quando in Alaska arrivarono i pionieri la razza si degradò notevolmente per gli incroci con cani di altre razze, ma nel 1926 la loro purezza venne salvaguardata dagli Stati Uniti.
L ’Alaskan Malamute, è all’ultimo grado di evoluzione psicosomatica del lupo. In lui spicca una marcata indipendenza, massimo grado di socializzazione, e alto grado di curiosità. Assolutamente inadatto alla guardia, poiché non teme l’uomo e accoglie amichevolmente qualsiasi estraneo. È un cane giocherellone e docile, che mai si fa sentire in modo inopportuno o feroce. Pur non nutrendo affetto esclusivo riconosce il suo capobranco, in genere il proprietario, per il quale ha una certa propensione. L’Alaskan Malamute è un cane molto leale, pronto al gioco se invitato. Un compagno ideale per escursioni tra la natura siano esse podistiche, ciclistiche o in slitta. Con la maturità i maschi tendono a diventare più dignitosi, mentre le femmine restano più espansive. La convivenza, con un cane in genere e un Alaskan Malamute in particolare, è un confronto tra intelligenze il cui risultato è meno scontato di quello che si può pensare. L’Alaskan Malamute non è un cane territoriale come i molossoidi e tantomeno un gregario, ma un cane gerarchico con un ruolo nel branco, stabile e ben definito. Diventa fondamentale, pertanto, farsi riconoscere e accettare come suo capobranco. Difficilmente farà cose perché costretto, vorrà essere convinto e per convincerlo non serve farsi temere, ma è necessario conquistarsi il suo rispetto e la sua fiducia.
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